Facciamo finta che Google sia come una grande libreria e che i siti web siano i milioni di libri che ospita.

Questi libri possono essere ordinati per genere, trovarsi al posto giusto, essere in primo piano con la copertina ben visibile, trovarsi su uno scaffale sbagliato oppure essere ben visibili direttamente alla cassa.

È ovvio che i libri (siti web) che hanno una visibilità maggiore (prime posizioni sulla SERP) hanno più probabilità di catturare la nostra attenzione ed essere comprati (navigare il sito).

come si fa ad ottenere queste posizioni?

 

Per ottenere queste posizioni possiamo o “comprare lo spazio” tramite le pubblicità a pagamento (Google Ads), oppure svolgere un buon lavoro di SEO sul sito web.

Inserire il proprio sito web sul “giusto scaffale”, seguendo le giuste tecniche di posizionamento, è molto importante, altrimenti il nostro sito web rimarrà sempre nascosto sotto milioni di altri libri o sullo scaffale sbagliato e nessuno lo vedrà mai.

quale è il criterio che utilizza Google per posizionare sugli “scaffali” il nostro sito web?

 

Google utilizza degli algoritmi per trovare collegamenti tra la parola chiave digitata dall’utente e le informazioni che ha a disposizione sul web.
Tra i più importati troviamo lo Spider. Questo raccoglie e memorizza le informazioni giuste da utilizzare ogni volta che gli chiediamo qualcosa.

Per facilitare questa procedura, la prima cosa da fare è fornire a Google una mappa del nostro sito: la cosiddetta Sitemap. Questa aiuta i motori di ricerca a scansionare il nostro sito web e favorirne l’indicizzazione.

Inoltre la Sitemap, fornisce allo Spider anche altre informazioni come la frequenza di aggiornamento dei contenuti, l’aggiornamento del sito o i dati specifici di quel contenuto.

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